La voce

Un Inbook delicato e narrativo

Recensione

Molto spesso accade che a raccontare le sensazioni di una storia sia semplicemente la copertina di un libro, proprio come avviene con un dipinto. Così si verifica per questa nuova uscita di Storie Cucite in cui, sin dalla cover art, traspaiono le sensazioni di destabilizzazione, attesa e melanconia.

L’albo , stampato in cartonato maneggevole, narra la storia di Tobia, un piccolo bimbo che, da quando la sua mamma è in ospedale, non riesce più a dormire nella sua cameretta, dove le sue paure si trasformano in ombre, rumori, voci e mostri contro i quali combattere.

Il racconto, legato al delicato tema dell’abbandono, è tratto dalla raccolta “La paura detesta volare” e viene qui riproposto ai piccoli lettori in formato in book, un particolare adattamento in cui il narrato è tradotto in simboli atti a facilitare l’apprendimento, l’ascolto e la lettura autonoma. Una facilitazione promossa in favore dei primissimi lettori e per chi ritrova difficoltà nell’approcciare al classico metodo alfanumerico.

La narrazione, pensata in collaborazione con psicologa clinica Chiara Carrelli, viene, dunque, cadenzata dal susseguirsi di simboli in bianco e nero, fedeli al ritmo narrativo, definendo una rappresentazione multimodale (simbolo + elemento alfanumerico) agevole per l’utilizzo del modeling.

Così, proprio come una lingua vera e propria, il modello proposto dalla collana Zig Zag, appare dinamico e in evoluzione, oltreché in grado di regalare un accesso alla lettura libera, aumentativa e autonoma.

La traduzione in simboli, curata dal Laboratorio CAA dell’Associazione Arca Comunità L’arcobaleno, viene , infine, complementata dalle delicate e gentili illustrazioni di Mariella Cusumano che, con le sue matite, riesce alla perfezione nel restituire sensazioni di calore familiare, qui inquinate dalle ombre della preoccupazione.

Loris Gualdi